God Bless America


Frank è stanco dei suoi vicini, maleducati e indolenti. Non ne può più dei suoi colleghi, che discutono solo di sciocchezze viste in televisione o ascoltate alla radio. Neanche la gentilezza che dimostra nei confronti di una collega non esattamente attraente viene compresa, e scambiata per molestie sessuali. Sua figlia è viziata e la sua ex moglie incapace di prendere posizione.
Costretto a passare una notte insonne davanti alla tv, la sua intolleranza nei confronti degli esseri umani cresce e la sua indignazione aumenta a dismisura. Come ha fatto l’America a diventare così? Insensibile nei confronti dei più deboli, materialista e bigotta? Frank non ne può più, e decide che qualcuno deve pagare per tutto questo degrado morale. Continua a leggere

Avengers Assemble!

I Vendicatori hanno “spaccato” il botteghino italiano, guadagnando ben 2.740.378 euro, compresi gli incassi delle varie anteprime. Ci regalano circa 140 minuti di film in cui tutto è ben misurato, calibrato, dosato: gli scontri, le battute, la tensione, le armature, la battaglia finale.

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Pirati! Briganti da strapazzo

Persino il mondo dei pirati subisce i condizionamenti delle convenzioni sociali, ed è proprio cercando di vincere il titolo di Pirata dell’anno che il “temibile” Capitan Pirata (doppiato da Hugh Grant nella versione originale, e da Christian De Sica in quella italiana) si troverà a vivere tragicomiche avventure in compagnia della sua sgangherata ciurma e della tenera Polly, pennuta che ad una prima occhiata potrebbe sembrare un pappagallo in sovrappeso, mentre si scoprirà essere un rarissimo Dodo.
I simpatici briganti avranno a che fare con la perfida Regina Vittoria (Imelda Staunton /Luciana Littizzetto) ed un innamorato Charles Darwin, che ha come assistente un valoroso “scimpanzuomo”. Ci saranno anche altri filibustieri, molto più intrepidi e fortunati, in corsa per il tanto agognato titolo di Pirata dell’anno: Bellamy il Moro e Sciabola Liz (Salma Hayek).
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Fringe: fine o nuovo inizio?

In settimana la Fox comunicherà ai fan di Fringe se la serie avrà una quinta, e conclusiva, stagione.
Nel frattempo la quarta è ormai agli sgoccioli, e un’intervista esclusiva di Tvline (tvline.com) agli attori John Noble e Joshua Jackson ci svela importanti novità. I protagonisti hanno raccontato che Abrams avrebbe preparato due finali alternativi per la quarta stagione: uno conclusivo, nel caso in cui la serie sci-fi non riuscisse ad avere un seguito; e l’altro con nuovi colpi di scena, che tengano i numerosi appassionati ancora una volta col fiato sospeso. 
Joel Wyman, produttore della serie, in un tweet ha annunciato che, in caso di rinnovo, gli episodi della quinta stagione non saranno 22 (come per la terza e la quarta) ma 13.  
In ogni caso i fan possono stare tranquilli: tutte le loro domande troveranno una risposta, così ha assicurato Noble.
Non ci resta che aspettare! 

The Walking Dead: i romanzi

Ottime notizie per gli appassionati della serie tv con protagonisti gli zombi: la Thomas Dunne Books Publisher ha annunciato che pubblicherà il secondo romanzo basato sulla famosa serie a fumetti. L’uscita è prevista per il 16 ottobre 2012, in concomitanza con l’attesissima terza stagione, in onda sulla ABC.

Il romanzo è stato scritto da Robert Kirkman (creatore della serie a fumetti e sceneggiatore di quella televisiva) e il suo collaboratore Jay Bonansinga, proprio come era accaduto per il primo libro, Rise of the Governor,  che in Italia è stato pubblicato da Panini Comics il 19 gennaio 2012. Protagonista è il Governatore, un  personaggio complesso e molto amato dai lettori della serie a fumetti.

Ecco la sinossi tratta dalla quarta di copertina:
” Scritto dal creatore di The Walking Dead e dall’autore di thriller Jay Bonansinga, questo romanzo racconta le origini di uno dei più noti personaggi della serie: il Governatore. Sono passate meno di settantadue ore da quando un evento inspiegabile ha dato inizio ai primi… cambiamenti. Il mondo si è trasformato in un vero e proprio inferno dove i morti che camminano infestano le strade massacrando tutti i vivi che incontrano. Nessun posto sembra sicuro. Philip Blake decide di scappare dalla sua piccola città e lo fa per realizzare il solo, unico scopo della sua vita: proteggere la sua figlia piccola Penny. È disposto a fare qualsiasi cosa per assicurarsi che lei sopravviva. Insieme a Nick e Bobby, due suoi amici dei tempi di scuola, e a suo fratello Brian, Philip decide di dirigersi verso la città di Atlanta dove, si dice, sono stati allestiti dei campi sicuri per i sopravvissuti. Ma tra il piccolo gruppo e la salvezza ci sono centinaia di morti che camminano, e la strada che Philip e compagni dovranno percorrere passa proprio in mezzo a loro…”

Il secondo romanzo riprende il filo della storia lasciata in sospeso nel primo, e il titolo sarà The Walking Dead: The Road to Woodbury. Durante la promozione di Rise of the Governor, Kirkman aveva detto: “Ho sempre visto Rick e il Governatore come due facce della stessa medaglia e se Rick avesse scelto un certo percorso avrebbe potuto finire esattamente come quel ragazzo. E così mi è venuta in mente una storia di come divenne quel ragazzo e che cosa fece di lui una persona tanto malvagia.”

La lettura di Rise of the Governor appare come un ottimo modo per non rimanere a corto di zombi e  ingannare un’attesa, che sino ad ottobre sembra veramente lunga.

The river: quando il paranormale diventa troppo normale

Il giorno in cui Oren Peli, regista di Paranormal activity, e Steven Spielberg decidono di creare qualcosa insieme il risultato è The river, serie tv composta da 8 episodi e trasmessa dall’americana ABC nel febbraio 2012. In Italia la distribuzione è affidata a Sky, che sta trasmettendo la serie dal primo marzo, su Sky Uno.

Si trasporta sul piccolo schermo il genere falso documetario, proprio di film come The blair witch project o, appunto, Paranormal activity; caratteristica principale sono le riprese con telecamera a spalla o fissa, che in varie occasioni risultano essere l’unica vera fonte di inquietudine presente nella storia, la quale dovrebbe trattare il “solito” paranormale in chiave più avventurosa.

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Settimana a tema: zombie. The walking dead

Cala il sipario sulla seconda stagione di The walking dead, serie televisiva statunitense, prodotta a partire dal 2010 per mano di Frank Darabont, basata sull’omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman e illustrata da Tony Moore e Charlie Adlard. La prima stagione, composta da 6 episodi, è andata in onda nel 2010 mentre la seconda, di 13 episodi, a partire dal 2011.
E’ stata ufficializzata la messa in onda di una terza stagione, prevista per il prossimo autunno e che vanterà 16 episodi.

Robert Kirkman e un gruppo di attori/zombie

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Dopo Lost e Fringe: Alcatraz

« Il 21 marzo 1963, a causa dei crescenti costi e del degrado delle sue strutture, Alcatraz chiuse i battenti e tutti i detenuti vennero trasferiti in altri istituti di pena. Questo secondo la versione ufficiale, non fu così in realtà. »

Il cast importante c’è. Il produttore più amato degli ultimi anni, pure. La trama intrigante, senza ombra di dubbio. La colonna sonora ansiogena non manca nemmeno. Gli ingredienti ci sono tutti per creare un nuovo telefilm cult, o per lo meno così sembra dopo aver visto i primi quattro dei tredici episodi che compongono la prima stagione di Alcatraz, la nuova creatura di J.J. Abrams (per i pochi che non lo sapessero papà di Lost e Fringe).

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Chiara Moscardelli – Volevo essere una gatta morta

Einaudi – Stile libero Extra
pp. 248
€ 13,50
ISBN 9788806198299

Goffa, spontanea, sempre al verde.
Chiara ha una fede incrollabile nell’amicizia e la più totale incapacità di ideare strategie di conquista.
È tutt’altro che una gatta morta.
Ma in amore, si sa, solo le gatte morte vincono sempre.
Una catena di disavventure buffe e grottesche.
La rivelazione di un innato talento comico.

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