A different Christmas Album: Funny Looking Angels by Smith & Burrows

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati diversi album di cover natalizie da parte di diversi artisti. Tra questi, vorrei parlarvi di Funny Looking Angels di Smith&Burrows.

(da sinistra Tom Smith e Andy Burrows)

Tom Smith (Stroud, 29 aprile 1981) è noto soprattutto per essere cantante, chitarrista, pianista nonché frontman degli Editors, band britannica originaria di Birmingham.

E’ la stessa voce di Smith a rendere le canzoni riconoscibili per il pubblico, anche da chi non si ritiene un loro fan accanito; il suo timbro è un mash-up tra quello di Ian Curtis dei Joy Division e quello di Paul Banks degli Interpol. Ed è stata la sua stessa voce a tratti potente, a tratti malinconica a guidarmi di fronte alla TV dopo essermi fatta ammaliare dall’intro melodiosa di When the Thames froze e dalla sua inconfondibile voce (che già apprezzo in veste Editors).

Non meno importante e degno di nota il secondo componente di questa nascente collaborazione, Andy Burrows (Winchester, 30 June 1979); abbiamo a che fare con l’ ex-batterista dei Razorlight, frontman degli I am Arrows, nati sedici giorni dopo lo scioglimento della prima band e, non meno importante, il suo ruolo di batterista nei We are Scientists, indie-band californiana (in cui lui riesce a portare un giusto tocco british). La sua  voce, seppur diversa da quella di Tom Smith, abbraccia le note e i ritmi che questi abili artisti riescono a ricreare. Il suo timbro è paragonabile a quello di un altro Smith a cui sono particolarmente affezionata (chi conosce Say yes o Between the bars di Elliot Smith potrebbe concordare).

(Copertina dell’album)

Sin dalla prima traccia dell’album cercano di realizzare un ambiente molto intimo e toccante, che gli amanti delle ballads ameranno particolarmente.

L’album si apre con In the Bleak Midwinter, in origine poesia scritta da una poetessa inglese di origini italiane, Christina Georgina Rossetti, che fu poi messa in musica per la prima volta nel 1907 da Gustav Holst.

Con una fervida immaginazione, è come se ci si addentrasse e ci si perdesse per la prima volta in una distesa innevata inglese, per poi ritrovare la via del ritorno. Questa canzone appare come una sorta di intro, perché nell’ascolto, ci si accorge a malapena di essere già passati alla seconda traccia dell’album,  When the Thames froze (stavolta farina del loro sacco), il cui ritornello infonde pace interiore e speranza per tutti. Continua poi a nevicare con As the snowflakes fall, in cui Smith passa la staffetta a Burrows che fa di tutto per riscaldarci con la sua voce e con il grazioso accompagnamento del piano e delle percussioni, che scandiscono il ritmo attraverso il quale tanti giovani, dallo sguardo meravigliato, si ritrovano ad osservare fiocchi di neve cadere e poggiarsi sul palmo delle loro mani dopo lo scoccare della mezzanotte. Si passa poi a Funny looking angels, che dà anche il titolo all’album, cover dei Delta, che ci fa invece immaginare una lotta gioiosa coi cuscini tra fratelli e sorelle e il successivo scarto di regali.  Non meno importante la quinta traccia dell’album: un rifacimento originale di Wonderful life di Black. E anche in questo pezzo la voce rassicurante di Smith funziona alla perfezione, in una cover che preferisco all’originale, e che mi fa sentire protetta, accarezzata dal vento e dalle parole che scivolano sulle labbra e ti spingono a cantare insieme a lui il ritornello come un inno alla bellezza della vita.

Seguono poi altre due cover: Only you degli Yazoo (duo anni Ottanta dell’Essex) e On and on dei Longpigs (band anni Novanta di Sheffield). La prima è molto romantica, e potrebbe essere il pezzo natalizio ideale per una coppia innamorata il cui regalo più prezioso è avere l’uno la compagnia dell’altra, sia nel presente che nel futuro imminente; invece la seconda è più per chi si ritrova a provare dei sentimenti contrastanti per la persona con cui sta vivendo una relazione. Questi due pezzi sentimentali si abbandonano poi ad un brano strumentale, Rosslyn. Qualche sguardo tra i parenti, il ricordo dei cari che non ci sono più, e di nuovo a tavola.

L’album presenta poi altre due tracce, che sembrano chiudere il quadro alla perfezione. La penultima è This Ain’t New Jersey, in cui Smith pare ricordarci qual è la sua band di provenienza. Lo scenario (sempre secondo la mia immaginazione) è costituito da Babbo Natale che insieme alle sue renne vola via per ritornare al Polo Nord, dimostrandosi stufo di sentirsi cantare le stesse canzoni e felice di ascoltarne delle nuove (anche lui ha bisogno di musica nuova nell’autoradio). E infine The Christmas Song, in cui compare anche una candida voce femminile, quella di Agnes Obel, giovane cantautrice danese che probabilmente, dopo questo featuring, riuscirà a conquistare nuovi ascoltatori. Una voce sensuale e accogliente incontra una voce nostalgica ed intensa. Insieme cercano di abbracciare i passi coinvolgenti di un pianoforte che lento racconta il loro passaggio sino ad un’improvvisa fine.

TRACKLIST

1. In The Bleak Midwinter
2. When The Thames Froze
3. As The Snowflakes Fall
4. Funny Looking Angels
5. Wonderful Life
6. Only You
7. On And On
8. Rosslyn
9. This Ain’t New Jersey
10. Christmas Song

Official Website: http://smithandburrows.co.uk/

Video di When the Thames Froze

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